Cos'è il vincolo di una polizza vita

polizza vita vincoloIl vincolo di una polizza vita può essere inteso come una particolare condizione contrattuale che limita o specifica il campo d'azione dell'assicurazione contratta, assegnando privilegi e priorità che è necessario approfondire ed esemplificare per comprendere a pieno questo concetto.
Il caso più frequente di vincolo quello che viene spesso richiesto da una banca o da una finanziaria nel caso in cui si acceda a un mutuo: per garantire ulteriormente la restituzione del prestito contratto per l'acquisto della casa, soprattutto in grandi città come Roma, dove i prezzi degli immobili sono più elevati rispetto a i piccoli centri di provincia, quando la banca concede un mutuo può richiedere l'attivazione di una assicurazione sulla vita collegata ad esso, offerta dallo stesso istituto di credito. In alternativa, se il cliente intende avvalersi dei prodotti di una compagnia assicurativa o di un broker assicurativo esterni alla banca, quest'ultima può richiedere di vincolare una polizza vita temporanea caso morte in suo favore. All'atto pratico ciò implica che il contraente del mutuo, quando andrà a stipulare un'assicurazione TCM presso una compagnia assicurativa indipendente e scollegata dalla banca, pur indicando come beneficiario un parente prossimo (come, ad esempio, la moglie o i figli), vincolerà il prodotto alla banca cosicché quest'ultima, in caso di decesso dell'assicurato (in genere, in questi casi, lo stesso contraente che ha acceso il mutuo) risulterebbe privilegiata e godrebbe di una precedenza, rispetto ad altri beneficiari, nell'ottenimento della prestazione prevista dal contratto assicurativo.
Il vincolo, allora, si pone come una tutela ulteriore per la banca o per l'istituto di credito che ha concesso il mutuo, dal momento che gli consente di ottenere la somma restante, a copertura del prestito, in caso di morte del contraente. In caso di morte del contraente si può estinguere il mutuo con la polizza vita Mutuo Vivo di Met Life.

Come funziona la polizza vita soggetta a vincolo

Per comprendere come opera il vincolo all'atto pratico, è opportuno considerare più a fondo i meccanismi di operatività di una polizza vita temporanea caso morte associata a un mutuo o ad altro tipo di prestito. Se il prodotto assicurativo sottoscritto risulta soggetto a vincolo e si configura effettivamente la morte della persona che figura come assicurato, la compagnia di assicurazione provvederà a inviare il capitale garantito non ai beneficiari indicati nella polizza ma alla banca che si occuperà di estinguere totalmente la quota di debito ancora in essere.
Qualora il capitale assicurato non sia sufficiente per estinguere il mutuo, sarà comunque utilizzato dall'istituto di credito per ridurre, quanto più possibile, il debito ancora in essere; se, invece, il capitale assicurato risulta eccedente rispetto alla quota di debito ancora da estinguere, la compagnia assicurativa provvederà a consegnare al beneficiari o agli eredi legittimi (nel caso in cui non siano stati individuati esplicitamente dei beneficiari nel contratto assicurativo) la quota rimanente dopo aver destinato alla banca il capitale sufficiente ad estinguere il mutuo.

Vincolo in altre tipologie

Al momento della stipula di un mutuo, la banca potrebbe richiedere che siano anche stipulate delle polizze a tutela dell'immobile, contro il rischio di incendio. Se questo genere di polizza vita risulta essere soggetta a un vincolo della banca, qualora si configuri effettivamente il sinistro (ovvero l'incendio) la compagnia assicurativa non potrà risarcire direttamente il cliente ma dovrà prima interpellare la banca che dovrà autorizzare l'operazione.
La banca o l'istituto di credito che ha concesso il mutuo, pur non potendo vantare alcuna titolarità sulle somme erogate dalla compagnia assicurativa, a titolo di indennizzo, esercitando il suo potere di vincolo potrebbe però imporre che queste siano utilizzate per estinguere in tutto o in parte il debito ancora in essere oppure potrebbe decidere che il rimborso al cliente che ha richiesto il mutuo venga assegnato solo dopo che quest'ultimo è riuscito a dimostrare di aver provveduto (a sue spese) al ripristino e alla riparazione dei danni causati dal sinistro. Nel caso in cui il deterioramento sia di entità così lieve da non compromettere il valore sostanziale dell'immobile per il quale è stato concesso il mutuo, tendenzialmente la banca eviterà di esercitare il suo potere di vincolo e acconsentirà al risarcimento del beneficiario della polizza sulla vita.
La banca, infine, potrebbe esigere di essere informata, qualora il contraente non paghi il premio annuale della polizza, dal momento che potrebbe, in quel caso, decidere di provvedere direttamente, allo scopo di evitare che l'assicurazione stessa decada, per poi mettere in atto una rivalsa sul cliente stesso.

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