Intestazione di una polizza ad altri
Stipulare una polizza è una scelta che si fa non solo per sé stessi ma, in molti casi anche per altri. La preoccupazione principale del contraente è, infatti, garantire un tenore di vita adeguato ai propri familiari in caso di morte o nel caso in cui egli vada incontro a un evento altrettanto destabilizzante come, ad esempio, l'invalidità totale e permanente.
Occorre considerare anche che un'assicurazione è, in ogni caso, un investimento che ha senso sostenere solo se si ha la certezza di poter onorare questo impegno di natura economica per un arco prolungato di tempo. La persona che figura come contraente, oltre a dover essere consapevole di questo stesso impegno, avrà anche l'opportunità di impiegare le sue risorse economiche a beneficio di altri, siano essi familiari o anche amici che nel contratto stipulato potranno figurare come assicurati o come beneficiari.
Di certo la modalità più semplice per attivare un'assicurazione è sottoscriverla per sé stessi. In questo caso una persona con una sicura disponibilità economica potrebbe scegliere di investire il proprio denaro e tutelarsi contro eventualità quali la morte e l'invalidità totale.
Questo soggetto, allora, al momento della stipula del contratto, si assumerà l'onere economico figurando come contraente della polizza e tutelerà se stesso comparendo anche come assicurato.
È ovvio, però, che qualora si configuri effettivamente il rischio che l'assicurazione ha accettato di coprire, il beneficiario dovrà essere qualcun altro. Se, infatti, il contraente assicurato muore, il capitale garantito dovrà essere riscosso da altre persone, quali, ad esempio, il coniuge o gli eredi legittimi.
A titolo di esempio è possibile considerare un capofamiglia, principale percettore di reddito, che svolge un lavoro rischioso (è possibile pensare a un operaio specializzato che lavora con macchinari pericolosi o in una sede di lavoro esposta ad elevati rischi oppure a un ingegnere che opera all'estero in aree di crisi o in territori limitrofi a focolai bellici) e che, avendo a disposizione un reddito medio alto, decide di contrarre un'assicurazione dove figura anche come assicurato, per garantire ai suoi familiari il medesimo tenore di vita, qualora incorra nell'evento estremo.
Quando intestare una polizza ad altri?
Altro caso molto frequente soprattutto in ambito familiare è quello in cui il contraente decide di stipulare un'assicurazione dove figura come assicurato una seconda persona e il beneficiario è ancora qualcun altro.
A titolo di esempio si può immaginare una persona in età avanzata che dispone di un reddito medio alto e che, per garantire il futuro dei propri familiari, in un'ottica di lungo periodo, decide di stipulare una polizza dove figurerà come assicurato il figlio (che si trova a svolgere un'attività lavorativa pericolosa) e come beneficiario il nipote. In tal modo, il contraente mette a disposizione delle future generazioni della sua famiglia la propria disponibilità economica, garantendo un capitale al nipote, qualora il figlio che non dispone delle stesse possibilità di investimento, venisse meno.
In tempi di crisi come i nostri dove solo le generazioni più anziane sono in grado di sostenere un impegno economico di lungo periodo, grazie alla sicurezza offerta da un reddito fisso come la pensione, questa modalità di assicurazione sta diventando sempre più utilizzata, soprattutto in grandi città come Roma dove è sempre più difficile vivere dignitosamente, non solo come garanzia sui rischi legati all'attività lavorativa, ma anche come garanzia di lungo periodo sulle incertezze del futuro.
L'assicurazione su terzi
È, infine, necessario ricordare che qualora si scelga di stipulare una polizza su terzi, il contraente, oltre a conservare gli oneri connessi alla titolarità della polizza dovrà necessariamente mettere a conoscenza l'assicurato di questa sua scelta. Quest'ultimo, infatti, dovrà sottoscrivere il contratto di assicurazione insieme al contraente. Per quanto riguarda il beneficiario, è quanto meno opportuno ricordare che deve essere informato della presenza della polizza, così da poter affrontare un'eventualità imprevista e destabilizzante, con tutte le risorse economiche a sua disposizione.