La gestione separata di una polizza vita

polizza vita gestione separata di un assicurazioneLeggendo le condizioni Generali di assicurazione di molte tipologie, soprattutto quelle rivalutabili, si sente spesso parlare di Gestione Separata della compagnia assicurativa che propone il contratto. Questo termine indica un Fondo d'investimento, composto da una serie di attività finanziarie differenti, gestito direttamente dalla compagnia assicurativa.
In tale fondo confluiscono i premi che derivano dai contratti stipulati per le assicurazioni sulla vita rivalutabili e il patrimonio così ottenuto viene in gran parte reinvestito in titoli di stato, ovvero in titoli dal basso rendimento e dall'elevata sicurezza, mentre una minima parte, in genere circa il 10%, viene investito nel mercato azionario.
L'obiettivo del gestore del Fondo è quello di replicare il Benchmark ovvero un parametro di riferimento, relativo ai rendimenti, costituito da un paniere di indici e utilizzato per trarre un'indicazione di quelle che potrebbero essere le prestazioni di un fondo ipotetico, con caratteristiche simili a quelle della Gestione Separata.
I risultati ottenuti dalla Gestione Separata, ovvero gli interessi, le cedole, i dividendi, vengono in gran parte riutilizzati per incrementare il patrimonio del fondo, mentre un'altra parte viene ceduta ai clienti della compagnia assicurativa che hanno contratto una polizza vita.

Che cos'è l'aliquota di retrocessione

La parte dei rendimenti destinata ai clienti della compagnia viene, in termini tecnici, “retrocessa” agli assicurati. Sempre a tal proposito, nel prospetto contenente le condizioni generali di assicurazione, troviamo indicata l'aliquota di retrocessione ovvero la percentuale del rendimento complessivo ottenuto dalla gestione separata, in un anno, che viene assegnata e ceduta (è questo il significato del termine retrocessione) al contraente del prodotto assicurativo.
Se, ad esempio, il rendimento complessivo della gestione separata ammonta al 4% e l'aliquota di retrocessione è fissata al 75% il reale rendimento dell'assicurazione rivalutabile sarà del 3%.
Da tale ammontare, inoltre, dovranno essere sottratte anche delle trattenute di carattere finanziario che la compagnia storna per ripagare l'attività di gestione. Anche in questo caso il cosiddetto “trattenuto finanziario” deve essere inteso come un'ulteriore aliquota: riprendendo l'esempio sopra, se il contratto assicurativo prevede un trattenuto finanziario dell'1,2% partendo dal rendimento retrocesso, ovvero da un'interesse del 3% occorrerà sottrarre l'1,2% quindi il reale rendimento ammonterà a 1,8%.
Soprattutto i clienti che risiedono in grandi città come Roma, spesso alla ricerca di facili guadagni, privi di ogni rischio, dovranno sempre consultare attentamente le condizioni generali, dal momento che tanto l'aliquota di retrocessione che il trattenuto finanziario variano da compagnia a compagnia e anche da contratto a contratto.

Che cos'è il costo storico

Nelle gestioni separate delle principali compagnie assicurative il rendimento viene calcolato mettendo in rapporto i proventi di un periodo con il patrimonio a costo storico, ovvero senza tenere conto, alla fine del periodo di riferimento, delle eventuali plusvalenze o minusvalenze che potrebbero risultare dal confronto tra il prezzo di acquisto e l'attuale prezzo di mercato dei titoli. Tali plusvalenze o minusvalenze non concorrono a determinare il rendimento effettivo della gestione separata mentre si tiene per buono il solo prezzo iniziale. Ciò è possibile perché le gestioni separati investono gran parte o anche la totalità del loro patrimonio in titoli di stato che vengono mantenuti fino a scadenza per ottenerne il rendimento maggiore. È questa strategia che consente di tenere conto, del rendimento, del solo costo iniziale dei titoli, dal momento che garantisce dei rendimenti più elevati.
Se, ad esempio, il patrimonio di una Gestione Separata costituito da tutti i premi versati dai clienti in Assicurazioni Rivalutabili è pari a 100 e viene investito totalmente in Titoli di Stato, evitando il mercato azionario, allora la compagnia assicurativa acquisterà Titoli di Stato per un valore 100. Se al termine del periodo di riferimento avrà ottenuto proventi pari a 8 allora il rendimento ottenuto sarà pari a 8 (proventi) / 100 (patrimonio a costo storico) = 8%. In altre parole il rendimento è calcolato tenendo conto del prezzo di acquisto iniziale dei titoli di stato e non di quello attuale (ossia di fine periodo) che potrebbe essere inferiore o superiore al prezzo di acquisto e, conseguentemente, generare un rendimento maggiore o minore.

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